La Valle di Daone è un vero e proprio invito alla meraviglia e allo stupore di chi ama l’ambiente naturale nella ricchezza delle sue manifestazioni e nella freschezza della sua autentica vitalità. Si tratta di un maestoso solco di origine glaciale, che si apre sul lato occidentale della Valle del Chiese, profondamente scavato dall’omonimo fiume.
Immersa nel più caratteristico ambiente alpino, può essere considerata un esempio emblematico dell’incontro e della convivenza, ormai secolare, fra l’uomo, il territorio e le risorse naturali che questo offre.
Visitarla significa percorrere una successione di paesaggi sempre diversi e suggestivi, dai verdi pascoli di fondovalle, punteggiati dai tipici fienili di montagna, ai boschi di castagno, di faggio, di abete e di larice, popolati da una ricca varietà di animali, come ad esempio camosci, caprioli, cervi, stambecchi, aquile e marmotte.
Percorsa da decine di corsi d’acqua, la Valle di Daone ospita numerose valli collaterali, come la Val Danerba e la Val di Leno, in parte antropizzate ma ancora autentiche nel loro vigore naturale e nella loro selvaggia bellezza.
Da un punto di vista naturalistico, poi, sono sicuramente degni di nota gli splendidi laghetti alpini di cui la valle è disseminata e fra cui spiccano, per la loro incantevole bellezza, i laghi Campo, Casinei, Copidello, D’Avolo e Mare.
Essendo la valle un vero e proprio microcosmo di notevole valore naturalistico, caratterizzato però, allo stesso tempo, da una profonda e radicata presenza umana, risulta difficile sintetizzare in un elenco di testimonianze significative gli elementi che la costituiscono. Fra questi è possibile però segnalarne alcuni particolarmente rappresentativi della valle intera e del particolare mondo che essa racchiude: